Hotel reborn (Hotel Reborn)

(testo/musica Roberta Bosa)

è sempre di notte ed è sempre che piove
per dire che quando ti accorgi che sei nella merda
il maltempo peggiora, peggiora le cose
e alla fine sei sola nessuno risponde
perché quando c’è da imparare qualcosa
bisogna trovarsi ad un passo, ad un passo dal niente

i bagagli per terra
documenti alla mano
e una chiave che apre e che chiude le porte

dell’Hotel Reborn dove per incanto
i vestiti svaniscono in una crisalide dentro allo specchio
all’Hotel Reborn non c’è pavimento
solo sabbia bagnata che pesta le impronte di ogni tuo passo

dev’essere notte e meglio se piove
per dire che mentre ti sfili la pelle di dosso
nessuno ti deve, ti deve vedere
e si spacca la pietra
ed esplodono ali
così la fenice rinasce dal tempo sommerso
e dai resti riprende, riprende i suoi voli

documenti per terra
i bagagli alla mano
e una chiave che apre e che chiude la porta

dell’Hotel Reborn col suo labirinto
da una parte del filo c’è quello che cerchi e dall’altra c’è il mostro
all’Hotel Reborn l’orologio è rotto
e alla mezza di niente c’è un carro che ferma, che ferma sul tetto

dall’Hotel Reborn puoi vedere tutto
dai contorni lontani alle cose rimaste nel fondo del letto
Non c’è Hotel Reborn che abbia un posto esatto
ci si arriva per caso precisamente nell’attimo giusto

il mio Hotel Reborn…
il mio Hotel Reborn…