L’uomo nero (Hotel Reborn)

(testo/musica Roberta Bosa)

c’è l’uomo nero sullo sfondo
di un ritratto a tinte forti
mette in borsa uno ad uno
corpi vivi e corpi morti

e l’uomo nero ha qualche padre
e tanti forse troppi figli
una madre senza voce
che non riesce più a salvarli

e l’uomo nero toglie un occhio
e in cambio accende la vetrina
con un megafono sul palco
per garantir la scena

e sporca tutto ciò che tocca
come il veleno sulle parole
che non ritorneranno in bocca
ma resteranno a fare male

eh, più in là solo un passo più in là
ah, più in là è tutto a un passo ma è più in là

c’è un uomo nero con la giacca
e un uomo nero senza pace
un uomo nero ancora bimbo
e un altro pronto per la croce

e l’uomo nero lancia il sasso
e mette in tasca le sue mani
poi da lontano guarda tutto
giocando sulle previsioni

eh, più in là solo un passo più in là
ah, più in là è tutto a un passo ma è più in là

eh, più in là solo un passo più in là
ah, più in là è tutto a un passo ma è più in là