Caso campana (Rebi Rivale)

(testo/musica Roberta Bosa)
Scrivo
cosa non so
sono un povero diavolo che scrive come sente
mani di un povero diavolo che scrivono col sangue

Solo
ero libero e solo
ho vissuto volando tra falchi e puttane
diviso anima e corpo scrivendo parole
di vento di nuvole di ombre di terra di sole

Ah! Vi scongiuro dottore
tutte queste domande divorano il cuore
non so più se è reale o soltanto invenzione

Un profumo di rose volute, inattese, cercate, trovate, sfregiate di lacrime e sangue e di spine
se solo sapessi come dimenticare
il rumore di petali addosso
a quel viaggio che noi chiamavamo
amore

Mi hanno ucciso l’amore
e io non so un altro sogno o una consolazione
se sono vivo da un secolo o una sola stagione

Via
per andare lontano
dalle voci dagli occhi che mi hanno impazzito
che gridavano “il matto” sapeste dottore che fatica restare che grande coraggio ci vuole

Ah! La mia testa che esplode
non sentite un rumore lontano franare
non so più se è il mio mondo o la pioggia che cade

Un profumo di rose volute, inattese, cercate, trovate, sfregiate di lacrime e sangue e di spine
se solo sapessi come dimenticare
E sfiorite le rose che cosa è rimasto
un amore strappato di mano e poi perso
eran mie le sue rose di giorni mai stati
eran sue le mie rose poi dimenticate
in quel viaggio che noi chiamavamo
amore

Ci hanno ucciso l’amore
e io non ho più risposte non voglio parlare
e dimentico un nome
il suo nome
il mio nome