Chez Simone (Rebi Rivale)

(testo/musica Roberta Bosa)
Ridono di me le voci negli orecchi
ridono di me ormai da tanti anni
ridono perché oggi ho i capelli lunghi
tinti con l’henné
non ho più barba e baffi
e il seno più abbondante delle mogli

Ridono di me al bar con tutti gli altri
chiedono il caffè in attesa ch’io mi volti
e ridono di me dal culo ai tacchi alti
ridono di me a turno tutti quanti
e pregano ch’io non li tradisca mai

Ma la notte chiedono l’amore
alla porta bussano con un fiore
delle risa chiedono perdono
e dimenticano ch’io fossi un uomo

Ridono di me ma mai nessuno ha chiesto
il sogno mio qual è o se volevo questo
ridono perché ho dita grosse e brutte
e il trucco démodé e a volte calze rotte
e ridono di me giocando col mio nome
sempre uguale a sé, Simone come Simone,
e sperano che io non parli mai

Ma la notte chiedono l’amore
alla porta bussano con un fiore
delle risa chiedono perdono
e dimenticano ch’io fossi un uomo

Ridono di me come mio padre un tempo
quando disse che non ero più suo figlio
ridono anche se non fa più differenza
se un motivo c’è o se lo fanno senza
basta che ritornino da me

Quando la notte chiedono perdono
tanti volti eppure solo un uomo
e a quell’uomo do tutto il mio amore
e quando posso…
Quando la notte chiedono perdono
tanti volti eppure solo un uomo
e a quell’uomo do tutto il mio amore
e quando posso
quando posso
oggi porto un fiore.