Mr Hyde (Rebi Rivale)

(testo/musica Roberta Bosa)
Vengo alla luce è un eufemismo
perché non vedo il sole mai
sono la notte ed il suo specchio
per chi mi cerca… Edward Hyde!

Indosso gli abiti dell’altro
perché sta stretto dentro ai suoi
meraviglioso quest’incesto
e nel suo sangue c’è il mio sangue ormai

Non ha coraggio quel dottore
che mi rinchiude dentro sé
per non vedersi nel suo male
per non sentire quel che invece c’è

Ma che gusto sentirlo pregare
implorare il Signore
per poi bestemmiare
e gridare il mio nome ingoiato a sorsate
vuotando un bicchiere di sale

Ballo che ballo infernale
frenetico istinto di questa natura
guardare il dolore e danzare danzare
sul filo affilato di nervi e di schiuma

Alternativa alla coscienza
al perbenismo degli eroi
il mio piacere è la risposta
sventro la vita e non mi sazio… mai!

Com’è vigliacco quel dottore
che vuole quello che non fa
arreso firma le sue scuse
poi mia per sempre la sua metà

E che ardore sentirmi arrivare
giù lungo le vene
che spasmo di corpi, che trasformazione
assolto per sempre
da quella pozione di sale
Che forza che musica il male
che stupro allo stomaco quello che muove
che importa se il prezzo è che devo morire
la forca è un delirio che fa dondolare

Come la notte che ritorna
non può morire… Edward Hyde!